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In collaborazione con il Cisoi
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Il volume prende in esame l’atteggiamento dell’Italia nei confronti delle istituzioni della sicurezza collettiva e la sua azione all’interno delle stesse soprattutto in occasione delle crisi internazionali. Si accenna anche all’azione italiana negli ambiti societari non strettamente attinenti alla sicurezza collettiva, ad esempio in seno ai comitati economici e finanziari della SDN, in quelli per la tutela delle minoranze, per i mandati, i rifugiati ecc. e, nel caso dell’Onu, in seno agli organismi per la tutela dei diritti umani, per la cooperazione multilaterale allo sviluppo o per il disarmo. Con l’intento dichiarato di mettere a fuoco problemi, indicare piste di ricerca, sollecitare ulteriori verifiche e approfondimenti, suscitare in definitiva, più questioni di quante ne risolva, il volume è stato pensato soprattutto per scopi didattici; tuttavia vorrebbe essere non solo un contributo alla conoscenza del ruolo svolto dall’Italia nelle istituzioni della sicurezza collettiva ma anche una sollecitazione ai giovani a raccogliere la quotidiana, difficile sfida per la costruzione di un mondo di pace, che queste ultime rappresentano.